lunedì 24 gennaio 2011

FLYCHELANGELO: ARTE VISIVA O PUGNO DI MOSCHE?


Flychelangelo. Una crasi. L'unione di due parole: Fly, mosca in inglese, e Michelangelo, non il Buonarroti come molti credono, ma il Pistoletto, massimo esponente dell'Arte povera. Questo è tutto quello che sappiamo di uno degli artisti visivi più in voga all'interno del web. 

Le sue opere sono definite da molti come un compendio tridimensionale di arte visiva, un'arte che dalla morte trae nuova vita e acquista una dinamicità insospettabile. Questa misteriosa figura realizza i suoi lavori con della carta, una matita e delle mosche morte, riuscendo a proiettare lo spettatore in una dimensione di antropomorfa vitalità.

Vere e proprie situazioni immaginarie al limite del fumettistico e del visionario. Prima il foglio, candido, immacolato. Poi alcune mosche morte su di esso. L'autore di questi lavori sfrutta la posizione che questo insetto assume dopo la morte, le zampe infatti si ritirano al di sotto del ventre, rendendosi invisibili all'occhio

Dopo giunge la matita, che dona nuova vita a questi insetti morti inserendoli in una quotidianità tridimensionale del tutto originale. Non zampe ma piedi e mani disegnate che permettono alle mosche di vagare libere di esprimersi nello spazio del foglio. Qui una galleria di immagini.

Nascono così ironiche vignette che vedono le mosche in coda per la
toilette, in fila prima di un tuffo in piscina, forsennate durante l'accoppiamento ad una festa, oppure in compagnia durante una virile minzione di gruppo. Non sappiamo se l'intento dell'autore fosse quello di lanciare uno specifico messaggio o di creare qualcosa dall'estremo impatto visivo.

Bisogna comunque riconoscere il merito della fantasia a questo personaggio (o personaggi) del web che volontariamente o meno sono riusciti a produrre una sensazione che nasce dall'ossimoro della vitalità della morte. Mosche morte che, travestite da esseri umani, rivivono. Una velata critica verso il quotidiano e la prevedibilità esasperata dell'uomo? Un'ode nonchè un'esaltazione della fantasia dell'essere umano? Oppure semplicemente una brillante trovata?

Next ha cercato di fare un pò di chiarezza. L'idea di queste rappresentazioni nasce nel più prosaico e distaccato mondo pubblicitario tedesco. Dunque un brillante grafico pubblicitario piuttosto che la mente creativa di qualche lupo solitario del visionario. L'idea nasce all'interno della campagna pubblicitaria realizzata nel Settembre 2009 dalla Heye Group (un'agenzia pubblicitaria tedesca) per un insetticida, il Globol Insekten Spray. Il disegno dello spray accompagnava situazioni dove mosche umanizzate (che poi saranno ribattezzate mosche di Flychelangelo) giacevano morte stecchite a causa del vapore dell'insetticida.

Questa idea deve essere particolarmente piaciuta al nostro Flychelangelo che ha messo in circolazione sulla rete una ventina di interessanti lavori che vedono come protagonista un pugno di simpatiche mosche. Siamo curiosi di vedere come evolveranno i lavori del fantomatico autore, risparmiandoci, per ora, di entrare nel merito di questioni formali sul fatto che questa sia o meno arte.


Claudio Capanni 
(claudiocapanni@aol.com)
 

Nessun commento:

Posta un commento